Agrisolare o agrivoltaico?
Le energie rinnovabili stanno assumendo un ruolo sempre più significativo per la riduzione dei costi energetici e la tutela dell’ambiente, anche in previsione degli obiettivi fissati dalla UE, legati al processo di decarbonizzazione.
Nel settore agricolo, lo sviluppo del fotovoltaico è incentivato dalle misure del PNRR su due fronti: agrisolare e agrivoltaico.
I due termini possono essere confusi, tuttavia pur trattandosi in entrambi i casi di fotovoltaico, non sono la stessa cosa.
La differenza principale tra le due misure incentivate dal PNRR risiede nel metodo di installazione dei moduli fotovoltaici.
Nel caso dell’ agrisolare i pannelli sono montati sopra i tetti degli edifici e delle serre, mentre nell’agrivoltaico sono posizionati direttamente sul terreno, compatibilmente con le coltivazioni.
Bando Agrisolare
I fondi provengono dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR per la realizzazione di impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale.
I beneficiari sono gli imprenditori agricoli, sia individuali che societari, le imprese agroindustriali e le cooperative agricole che svolgono attività agricola.
Le novità principali del bando includono la possibilità per le imprese di presentare domanda in forma aggregata e l’aumento delle spese ammissibili per l’installazione di sistemi di accumulo e dispositivi di ricarica elettrica. Inoltre, le imprese del settore agricolo primario possono effettuare interventi senza il vincolo dell’autoconsumo. Gli interventi richiesti includono l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli e agroindustriali, con una potenza compresa tra 6 kWp e 1000 kWp.
Il finanziamento prevede contributi in conto capitale con diversi livelli di sostegno.
Chi sono i destinatari dei fondi?
I soggetti beneficiari delle risorse messe a disposizione attraverso il bando sono:
- Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- Imprese agroindustriali con Codice Ateco prevalente (indicati nel provvedimento);
- Cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio.
I destinatari indicati potranno costituirsi anche in forma aggregata, ad esempio, in associazioni temporanee di imprese, raggruppamenti temporanei d’impresa, reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili.
Quali sono le spese ammissibili?
Impianti fotovoltaici:
Sono soggetti a finanziamento i progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, inclusi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.
Gli interventi devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp, da realizzare sui tetti e le coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.
Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono considerate ammissibili le seguenti spese:
- Acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
- Sistemi di accumulo;
- Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- Costi di connessione alla rete.
Il limite massimo per l’installazione dei pannelli fotovoltaici è pari ad € 1.500/kWp, incrementabile a ulteriori € 1.000/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, la spesa massima assimilabile per i sistemi di accumulo non può eccedere € 100.000,00.
Qualora siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a € 30.000,00.
Sono inoltre ammissibili, se prestate da soggetti esterni all’impresa:
- Spese di progettazione, asseverazioni e altre spese professionali richieste dal tipo di lavori;
- Spese relative all’elaborazione e presentazione della domanda, direzione lavori e collaudi.
Altri interventi di riqualificazione:
In concomitanza, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica:
- rimozione e smaltimento dell’amianto e eternit dai tetti;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
Quali sono i contributi riconosciuti?
Agli interventi realizzati è riconosciuto un contributo in conto capitale che può variare dal 30 al 80% della spesa massima ammessa e sarà suddiviso a seconda delle varie tipologie riportate.
AZIENDE AGRICOLE attive nella produzione agricola primaria:
- 80% della spesa ammissibile per le aziende con limite dell’autoconsumo
- 30% della spesa ammissibile per le aziende senza il limite dell’autoconsumo
Sono previste maggiorazioni:
- 20% per le piccole imprese
- 10% per le medie imprese
- 15% per le zone che rientrano nelle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione, nonché quello delle regioni di cui all’art. 349, tenuto conto della loro situazione strutturale, economica e sociale (art. 107, par. 3, lett. ‘‘a’’ del TFUE)
AZIENDE AGROINDUSTRIALI attive nella trasformazione di prodotti agricoli:
- 80% della spesa ammissibile per le aziende senza il limite dell’autoconsumo
AZIENDE AGROINDUSTRIALI attive nella trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli:
- 30% della spesa ammissibile per le aziende senza il limite dell’autoconsumo
Sono previste maggiorazioni:
- 20% per le piccole imprese
- 10% per le medie imprese
- 15% per le zone che rientrano nelle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione, nonché quello delle regioni di cui all’art. 349, tenuto conto della loro situazione strutturale, economica e sociale (art. 107, par. 3, lett. ‘‘a’’ del TFUE)
Gli interventi devono iniziare dopo la presentazione della domanda ed essere realizzati entro 18 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari.
Qual è l’iter per l’ammissione alle agevolazioni?
Il Bando attuativo è stato pubblicato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Le istanze di ammissione al contributo potranno essere presentate solo telematicamente attraverso il portale
del GSE.
Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento ma il decreto ministeriale precisa
che sarà possibile chiedere ed ottenere, nei limiti della disponibilità delle risorse, un anticipo fino al 30%
dell’importo, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari o
da primarie imprese assicurative. Il bando sarà del tipo “a sportello”, significa che le domande saranno accolte
in ordine cronologico.
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